la
filosofia
microcosmo
è un posto minimo, e minimale, dove una manciata di persone
crede nell'assioma (mai dimostrato) che ogni più piccola
cosa possa essere immagine di un universo più complesso e
grande. e dove si crede pure che arrivare a svelare, anche
poco, anche procedendo per errori, i meccanismi che regolano
i movimenti pure nascosti ed oscuri di un minuscolo sistema
di cose, sia un valido metodo per giungere a quella che in
tanti chiamano 'la verità'.
senza nessun giudizio negli altrui credo, noi crederemo con
ostinazione nella lentezza. 'chi ha tempo perda tempo'
diceva un filosofo. e fuggiremo quindi con orrore gli
eccessi, primo tra tutti la volgarità di quel che è
eccessivamente veloce.
questo è il nostro regalo alla musica. la nostra necessità
indispensabile di slowfood. niente fretta.
e la lentezza si compra e si paga con la coscienza, con la
libertà. da qui la seduzione dell'indipendenza, che nella
sua applicazione al processo produttivo musicale, ha
attecchito nella nostra casa in tutto il suo splendore.
siamo qui, con le nostre profonde e benedette incertezze,
con i nostri quindic'anni di esperienze di rispettabile
profilo in questo settore anarchico e proletario, riluttante
ad ogni inquadramento.
e facciamo la nostra strada.
se vuoi entrare, fallo pure, ma fallo piano.
e lentamente.
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