joe
barbieri | napoli, 18 aprile '07 | auditorium mediterraneo
di bale
"non so da dove cominciare, non so se prenderla alla lontana o in "quick style"... diciamo che cercherò di cavarmela
in parole povere: correva l'anno 2004, avevo felicemente subito il richiamo della musica brasiliana, in particolare del tropicalismo e della bossanova (che fino ad allora non conoscevo) ed ecco che sento nascere in me, per una probabile conseguenza, il desiderio di musica acustica, musica pura, musica nuda, senza orpelli.
desiderio assolutamente controtendenza, pensavo, sicuramente destinato a rimanere tale, e invece, come per magia, mi capita tra le mani il disco di joe barbieri: dolcezza sussurrata allo stato puro.
qualche tempo fa ho acquistato delle cuffie, perché alcune cose mi va di ascoltarle per "benino": non nascondo che quando il sig.barbieri vibra nelle mie orecchie ho la sensazione di essere avvolta da leggerissime carezze e impalpabili abbracci, sensazione difficilmente riproducibile nella vita reale, almeno per me.
tre anni dopo quel primo ascolto, un paio di showcase, un concerto dal vivo e qualche tentativo non riuscito, mancava solo l'ascolto in "versione integrale" di pura ambra, ed ecco che il 18 aprile 2007, al teatro mediterraneo il sogno diventa realtà.
non so a chi è venuta l'idea, ma a me queste fusioni, queste contaminazioni spontanee piacciono tanto, e sta di fatto che "l'amico, esempio di rigore intellettuale, di disciplina e di onestà" alias mario venuti è in concerto a napoli e invita joe sul palco del sulu tour.
ho la fortuna di assistere anche al soundcheck mentre ricevo
microsms* da più parti dello stivale:
da milano chiedono di documentare il preziosissimo duetto e di promuovere caldamente la salita di joe anche in occasione del concerto al blue note di mario, da siracusa gioiscono e un po' mi invidiano per l'occasione unica e rara alla quale assisterò,
e da roma pensano seriamente di fare incursione in serata per la performance esclusiva.
cerco di rimediare facendo il possibile, soprattutto assicurandomi che il documento visivo dell'evento sia realizzato per chi non c'è ed è desideroso almeno quanto me di vedere ed ascoltare...il microcosmo è entrato in azione e finalmente posso godermi lo spettacolo, sul finire del concerto ecco materializzarsi joe sul palco insieme a mario, imbracciano le inseparabili chitarre intonando "il percepire di odori che feriscono" poi c'è un tipo che "gioca con un filo di una giacca e all'improvviso tutto si rivela, tutto parla..." emozione e godimento allo stato puro, un momento assolutamente desiderato.
poi un po di chiacchiere (tante per due come loro che sul palco preferiscono far parlare la musica), la confessione di joe l'attrazione per una canzone di mario, canzone che senza problemi, ammette, avrebbe voluto scrivere lui... partono le note...
"vengo ogni sera in questo posto ma non parlo mai a nessuno, a volte una brevissima avventura mi lascia solitario più di prima... mi fa comunque piacere l'allegria degli altri" insomma
è gia domani.
applausi a profusione e da parte della sottoscritta una mal celata lacrima di commozione.
grazie di cuore"
(* sms dagli iscritti alla community
online 'microclima', dedicata a mario venuti.)
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